Chiesa di S.Spirito dei Napoletani a Via Giulia (Roma) Eretta
dalla confraternita dello Spirito Santo dei Napoletani verso la fine del
‘500 su progetto di Ottaviano Mascherino nel luogo ove sorgeva
l’antica chiesetta di S.Anna e l’omonimo convento di Suore Domenicane,
l’edificio ecclesiastico subì nel tempo varie modifiche anche ad opera
di Carlo Fontana nella seconda metà del ‘600 fino a pervenire
all’assetto attuale nel 1853 ad opera dell’architetto napoletano
Antonio Cipolla.
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![]() Porspetto laterale ![]() Dopo l’aggiunta all’impianto originale dell’abside pentagonale con l’altare maggiore e la riduzione della cappella centrale di destra a causa dell’appropriazione dello spazio dalla stessa utilizzato avvenuto nel 1660 ad opera dell’adiacente collegio Ghisleri, la Chiesa fu riaperta al culto solo nel 1863. ![]() Sezione di Progetto portato alla chiusura al culto dell’edificio sacro avvenuta nel 1965. Nel progetto, redatto con la collaborazione degli architetti G.D’Emilio e G.Gioia, sono state pertanto previste sia opere di consolidamento statico, individuate anche grazie alle recenti e indispensabili indagini geognostiche effettuate dalla ditta Rodio, costituite sia dalla cerchiatura con cordoli summitali e tiranti metallici incassati nella muratura della navata centrale e della cupola, sia dalle perforazioni armate incrociate in corrispondenza degli archi. Un’efficace barriera orizzontale con resine siliciniche lungo tutto il perimetro della Chiesa garantisce invece il definitivo arresto dell’umidità ascendente. |
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